Elezioni, post covid, under, società: intervista a 360° con Fittipaldi

Emilio Fittipaldi, 71 anni, di Moliterno, si gode un successo ampio (77-19) contro il suo competitor, l’avvocato Angelo Maria Esposito, e si lancia alla guida del calcio lucano per il prossimo quadriennio, che si concluderà nel 2024. Abbiamo analizzato le prospettive di un programma che rappresenta la continuità rispetto a quello del suo predecessore, il compianto Piero Rinaldi, del quale è stato per tanto tempo il fidatissimo vice.
Si riparte per la prima volta dopo diversi anni con un’elezione in cui sono stati presenti due candidati. Può essere considerato un motivo di ripartenza per il futuro?
"Prima c’era un regolamento che permetteva al candidato presidente di avere le proposte delle candidature dalle società senza alcun limite. Da qualche settimana la Figc ha modificato quel regolamento non solo riducendo di molto il numero minimo delle proposte di candidature per ciascun candidato presidente, ma anche mettendo un tetto massimo per il possesso delle stesse. Non so se può essere considerato un motivo di ripartenza ma è sicuramente un nuovo modello democratico per il futuro. Quello che non cambierà mai sarà l’autorevolezza e la credibilità del candidato presidente nell’ottenere la fiducia delle società affiliate e che, alla fine, fa la differenza".
14 regioni hanno chiesto il commissariamento della LND. Qual è la posizione del Comitato Regionale Basilicata dopo le dimissioni di Sibilia?
"Secondo noi non ci sono i presupposti per procedere al commissariamento della Lnd e non abbiamo firmato quel documento anche perchè proposto prima della mia elezione. Mi auguro che si arrivi senza traumi, seguendo il naturale percorso previsto dallo statuto, all’elezione del nuovo presidente della Lega Nazionale Dilettanti dopo le dimissione del presidente Sibilia al quale rinnovo i nostri sentimenti di gratitudine per la vicinanza e l’amicizia che ha sempre dimostrato in questi anni nei confronti CR Lnd Basilicata".
Il Covid ha creato difficoltà nella composizione degli organici nei tornei inferiori. Si può sperare di riavere più squadre negli anni successivi?
"La pandemia ha fatto sentire i suoi effetti nefasti in tutti campi compreso quello sportivo e calcistico in particolare. Nonostante questo siamo riusciti, ad oggi, a far ripartire, dopo un anno di sosta forzata, i campionati di Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria, oltre che i campionati regionali U17 e U15 e le coppe Italia regionali di Eccellenza, Promozione, Femminile e di calcio a 5. Nelle prossime settimane partiranno anche i rimanenti campionati. Non era scontato riuscirci, ma ce l’abbiamo fatta grazie anche al lavoro sinergico svolto con le società che non finiremo mai di ringraziare per la passione che ci mettono e per i sacrifici che fanno. La situazione attuale, come numero di squadre, discosta di una quindicina di unità da quella degli ultimi anni. Faremo di tutto per accrescere il numero delle società affiliate, ma non bisogna mai dimenticare il contesto territoriale in cui viviamo con tutte le sue problematiche: da quelle economiche a quelle demografiche".
Nei piccoli centri si fatica a trovare under e le società di Eccellenza e Promozione sono costrette a cercare fuori regione. Come si può sovvertire questo fenomeno?
"Bisogna alimentare l’attività di base interagendo maggiormente con il mondo scolastico e favorendo l’attività giovanile delle società. Bisogna arginare il fenomeno dei ragazzi che abbandonano l’attività agonistica per scelta verso altri sport o per motivi di studio o di lavoro. Bisogna alzare il livello di professionalità nelle giovanili lucane introducendo sempre di più figure qualificate che nel calcio moderno sono essenziali. Noi continueremo a fare la nostra parte investendo tempo e risorse verso tutte le società che lavorano per migliorare le attività giovanili e siamo pronti a prendere in considerazione i contributi che le società vorranno fornirci. E’ nostra intenzione lavorare in maniera sinergica con il Settore Giovanile e Scolastico per dare maggiore linfa a questo settore che rappresenta il nostro futuro".
Sono previsti nuovi corsi di formazione per migliorare il livello di tecnici e dirigenti?
"La formazione, facendo delle nostre società delle entità sempre più preparate in grado di affrontare le sfide del calcio moderno, è stata sempre un punto fisso nell’azione del compianto presidente Piero Rinaldi. In Basilicata si sono tenuti negli ultimi anni diversi corsi di formazione per dirigenti e collaboratori sportivi in collaborazione con l’A.Di.Se. Così come si è lavorato in maniera collaborativa con l’Aiac di Basilicata per garantire e migliorare la formazione dei tecnici. Noi crediamo fermamente nella formazione e vogliamo continuare in questa direzione anche in futuro".
Il calcio lucano come potrà migliorare le sue prestazioni nei Tornei delle Regioni considerato che non si vince dal 1989 un titolo?
"Arrivare ad aggiudicarsi questa competizione non è per nulla semplice perché di fronte abbiamo selezioni di regioni con un bacino d’utenza molto più grande della nostra e con un grado di preparazione superiore. Ciò nonostante, negli ultimi anni, abbiamo ridotto di molto il gap fisico-tecnico che c’era negli anni passati. Ne sono una prova le buone prestazioni e i risultati ottenuti da alcune nostre selezioni, in particolare nel calcio a 5, che sono arrivate ad un passo dal centrare l’impresa. Da parte nostra abbiamo sempre garantito a tutte le nostre selezioni la massima organizzazione e attenzione sia in fase di preparazione che durante la partecipazione alla competizione più importante organizzata dalla Lnd con otto squadre partecipanti alle stesse. Continueremo a lavorare e a investire nelle nostre selezioni per diminuire sempre di più il divario che ci separa dalle selezioni delle altre regioni e per poter ambire, speriamo presto, al successo finale perché essere ambiziosi non fa mai perdere di mira un traguardo".
Cosa le ha dato Rinaldi e come intende proseguire il suo percorso?
"Piero è stato per tutti noi un grande amico, una guida carismatica, un esempio da seguire e per me un fratello. E’ stato un presidente illuminato che ha speso la sua vita per la crescita del calcio dilettantistico di Basilicata. Sotto la sua presidenza, il comitato regionale Basilicata ha saputo conquistarsi la credibilità, l’attenzione e la stima a livello regionale e nazionale. I risultati della sua azione sono sotto gli occhi di tutti. Ci lascia una eredità pesante, ma ci ha indicato anche la strada per affrontare le prossime sfide in continuità con i principi e i valori che hanno caratterizzato il suo mandato. Noi siamo la continuità di quell’azione e siamo orgogliosi di esserlo".